L'obiettivo del rapporto è promuovere un dialogo basato sui dati, tra gli stakeholder della città, sull'impatto che le attività immobiliari possono avere nel favorire l'inclusione urbana e sul tessuto sociale delle città. Il punto di partenza della ricerca è quello di riconoscere l'inclusività come un valore e non come un costo.
Il report si basa sull’analisi di quasi 5.000 dati, rilevati attraverso 110 variabili raccolte per 44 città nella regione EMEA. I risultati che emergono permettono di posizionare le città su un percorso verso il raggiungimento di spazi urbani più inclusivi e dinamici, delineando e suggerendo quali azioni implementare, dal punto di vista dei player immobiliari, per migliorare il posizionamento.
Joachim Sandberg Country Head per C&W Italia afferma “Milano e Roma hanno intrapreso il percorso verso l'inclusione sociale ed economica con un certo ritardo rispetto alle città del nord Europa. Tuttavia, stanno ora compiendo passi significativi per accelerare questo processo e colmare il divario. Le strategie adottate includono una serie di azioni mirate a promuovere l'integrazione e la coesione sociale, nonché iniziative economiche per stimolare la crescita e l'innovazione. Questo impegno rinnovato è fondamentale per assicurare che Milano e Roma possano competere e prosperare nel contesto europeo più ampi”.
Il settore immobiliare svolge un ruolo fondamentale nella creazione degli spazi urbani ed è di estrema importanza porre la sostenibilità, intesa come equilibrio tra crescita economica, equità sociale e tutela ambientale, come asse portante per una pianificazione urbana oculata e lungimirante.
Le città sono ecosistemi dinamici modellati da vari fattori che rendono le condizioni "ideali" soggettive e probabilmente non uguali per diversi gruppi di persone. Il cambiamento costante, guidato dalla tecnologia e dalle sfide globali come il cambiamento climatico e quello demografico, complica ulteriormente la ricerca della perfezione.
Conclude Sandberg: “L'attrattività e il valore di una città sono profondamente influenzati dalla capacità di creare valore sociale. Non esiste la città perfetta, ogni cittadino ha esigenze differenti e le priorità della città sono in continua evoluzione. Nonostante ciò, il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di migliorare continuamente gli ambienti urbani, che diano priorità all'inclusività, all'equità e al benessere di tutti gli abitanti. Le nostre città hanno dei punti di forza da cui dobbiamo partire per rispondere alle sfide che ci presenta il futuro. Con il barometro proviamo a misurare oggettivamente un fenomeno qualitativo per aiutarci a capire meglio come creare valore sociale nelle città e soprattutto per individuare quali azioni adottare per raggiungere un migliore livello di inclusività”.
Nota: Una città è inclusiva quando l’ambiente urbano privilegia la diversità, l'equità e l'accessibilità per tutti i residenti, indipendentemente dal loro background, dalla loro identità o status socio-economico. Le città inclusive promuovono la partecipazione dignitosa, indipendente e produttiva dei cittadini a tutti gli aspetti della vita urbana, compresi i gruppi vulnerabili e minoritari. Le città inclusive forniscono pari accesso all'ambiente costruito e alle infrastrutture sociali, riflettendo i principi di giustizia spaziale.